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Recensione "L'urlo dei gattopardi", Liana Zimmardi

È il 1847. Sullo sfondo di una Palermo in subbuglio e pronta alla rivolta contro i Borboni, in cui si respira aria di cambiamento e voglia di indipendenza, facciamo la conoscenza dei protagonisti della nostra storia: Maria Isabella di Cabrera, una giovane nobildonna siciliana e George Seymour, un borghese inglese inviato sull’isola dal padre con l’intento di gestire gli affari di famiglia.
Entrambi, proprio come ci raccontano le parole dell’autrice Liana Zimmardi, “obbligati dentro una vita che si cerca in tutti i modi di cambiare e dove ogni sforzo sembra vano.”

 

Maria Isabella è una donna arguta e all’avanguardia, che freme all’idea di poter far parte dell’insurrezione così che possa essere anche l’inizio della nascita di nuovi diritti per le donne; George Seymour invece è un uomo appena sbarcato in Sicilia, affascinato dalla sua bellezza e dalla passionalità del suo popolo, con cui ben presto stringerà forti legami.
Il giovane inglese, infatti, farà amicizia con i fratelli Alberto e Leonardo de Martini che gli presenteranno non solo i loro ideali politici e d’indipendenza, ma anche due donne: la passionale e forte Cettina e la nobile, piena di ideali, Maria Isabella.

 

La storia e i sentimenti dei protagonisti si intrecciano alla storia politica siciliana in un crescendo di passioni, intrighi e colpi di scena.
Leggendo questo libro si ha modo non solo di conoscere uno spaccato storico di una delle isole più belle, ma anche la possibilità di seguire, grazie ad una scrittura vivida e coinvolgente, ciò che veramente muove l’animo di ognuno dei personaggi e, in fondo, anche ognuno di noi: amore, amicizia, desiderio di libertà.

 

Rachele, Giunti al Punto di Valdichiana

Liana Zimmardi
Palermo, autunno 1847. In città l’aria è incandescente: il popolo sta tramando contro i Borboni, e la rivolta è ormai incombente. La marchesina Isabella di Cabrera arriva da Messina carica di speranze e aspettative. Nonostante alla sua famiglia interessi solo che combini un buon matrimonio, lei freme per entrare nei salotti bene e convincere gli intellettuali che l’insurrezione deve servire anche a difendere i diritti delle donne. George Seymour ha lasciato Londra per amministrare le proprietà di famiglia in Sicilia, e adesso è inebriato dalla vitalità, dai profumi, dalla magia di quella terra. Stringe una profonda amicizia con i fratelli Alberto e Leonardo de Martini, che lo introducono alla nobiltà cittadina e agli ideali dei ribelli. George sposa la causa e si lascia travolgere dalla passione per la locandiera Cettina, verace e ardente. Quando però conosce Isabella, amata anche da Alberto, capisce che quella ragazza colta, intelligente e indocile cambierà per sempre il suo destino. Mentre i due si dibattono fra i rimorsi verso Alberto e la nascita di un sentimento ormai impossibile da reprimere, esplodono i moti, travolgendo i destini di tutti i protagonisti nell’inesorabile avanzare della Storia. Un’impetuosa storia d’amore e libertà nel cuore della rivoluzione siciliana del 1848. Una Palermo magnifica, viva e palpitante. Un romanzo che lascia senza fiato fino all’ultima pagina.
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Guarda dentro di te, tutti vogliamo qualcosa in più. […] Io voglio rendere le donne libere, compresa me stessa, per amare alle mie condizioni. E tu cosa vuoi? Devi pur avere uno scopo…