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Recensione "Trama delle nostre anime", K.M. Moronova

Fin dalle prime pagine, l'autrice tesse una narrazione avvolgente, dove i destini dei protagonisti si intrecciano con delicatezza. 

 

La trama narra di una ragazza di ventisei anni, Wynn Coldflox, che ha una disperata voglia di morire, tanto da tentare il suicidio. In ospedale si ritroverà ad essere accudita da un infermiere alquanto bizzarro e affascinante ma che presto sparirà nel nulla. 

 Tutto prosegue fino a quando la nostra protagonista non viene trasferita ad Harlow Sanctum, un centro di riabilitazione costoso e soprattutto poco ortodosso visto che le stanze vengono assegnate in base al piano di trattamento e visto anche che si ritroverà con un ragazzo come compagno di stanza. Qui tutto evolve in maniera travolgente: il suo compagno di stanza è proprio quel bel tipo dagli occhi crudeli che si era spacciato per infermiere tempo prima. È lui, Liam. Ventotto anni e tendenze autolesioniste.  

 C’è una sola differenza. Lei desidera la morte, lui la vita! 

 

La scrittrice ci conduce attraverso l’intreccio di queste due anime, ognuna portatrice di un proprio fardello di esperienze e desideri inespressi. Le loro interazioni, spesso cariche di sottili dinamiche psicologiche, svelano gradualmente la complessità dei legami umani, con le loro fragilità e la loro inaspettata forza. 

 Lo stile di scrittura è elegante e suggestivo, capace di evocare con maestria sia gli ambienti che i tormenti interiori dei personaggi. Temi come il peso del passato, la ricerca del perdono verso gli altri e verso se stessi emergono con forza, invitando a una riflessione intima e coinvolgente. 

 

Insomma, questo è un romanzo che si insinua lentamente nel cuore del lettore ma con furore. Consigliato a chi ama le storie che indagano l'animo umano con sensibilità e profondità, a chi apprezza una scrittura curata e capace di toccare le corde più intime dell'essere.  

 Un libro che invita a scoprire temi che a volte non ci riguardano ma che potrebbero far parte delle vite di chi ci sta accanto e che anche così non fosse, serve a farci entrare nei meandri complicati della mente, a volte dolorosi. 

 

 

Angela, Giunti al Punto Milazzo

K.M. Moronova
Mi chiamo Wynn Coldfox. Ho ventisei anni e voglio morire. Quando ieri mi sono svegliata in ospedale con mio fratello che piangeva al mio capezzale, ho capito di aver superato il limite. Quello che non mi aspettavo, però, era di essere accudita da un infermiere con gli occhi di ghiaccio e un senso dell’umorismo ancora più morboso del mio. Mi ha regalato un anello di onice – sostiene che questa pietra allontani la sofferenza – e poi è scomparso. Adesso mi trovo ad Harlow Sanctum, un centro di riabilitazione molto costoso e soprattutto poco ortodosso. Le stanze, infatti, sono assegnate in base al piano di trattamento e il mio compagno è un ragazzo – questo posto sembra promuovere in tutti i modi la promiscuità. Appena l’ho visto ho capito di conoscerlo già. Si tratta del bel tipo dagli occhi crudeli che si è spacciato per infermiere. In realtà si chiama Liam, ha ventotto anni e tendenze autolesioniste. Io desidero la morte, lui la vita. Due persone come noi potranno davvero curarsi a vicenda? Il dark romance dell’anno. La storia d’amore di due anime tormentate che trovano conforto l’una nell’altra: avvincente, commovente, devastante.
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Possono due anime tormentate trovare conforto e cura l’una nell’altra?