Negli ultimi anni diverse figure del mondo dei libri hanno raccolto l’accusa e la sfida lanciata ormai quasi un secolo fa da Virginia Woolf in Una stanza tutta per sé, che insieme provava a ricostruire una storia letteraria delle donne e illustrare le ragioni per cui per le autrici sia sempre stato molto più complicato scrivere e dunque rientrare nel canone, al contrario dei colleghi uomini. Studiose come la Società Italiana delle Letterate, case editrici indipendenti come Cliquot e Rina e profili social come @lhascrittounafemmina e @missconosciute hanno fatto un lavoraccio secolare: iniziare a restituirci autrici brillanti e opere straordinarie, ingiustamente escluse per decenni da un canone rimasto troppo a lungo maschio.
Poiché sarebbe riduttivo, oltre che superficiale, provare a dare conto qui di una storia della letteratura di genere, ciò che tenterò di fare sarà soltanto offrire una panoramica sulle ultime novità editoriali più interessanti sul tema e insieme lanciare degli spunti che stimolino la curiosità di lettrici e lettori a crearsi un proprio “oltrecanone” di nuove e vecchie letture.
Sicuramente, date le tante sollecitazioni che offre, parto da Scrittrici!, un saggio/albo illustrato edito da Bompiani: qui Katharina Mahrenholtz e Dawn Parisi tirano una lunga linea del tempo mostrando la grande quantità di autrici e opere che sono contemporanee a libri ed eventi maggiormente canonizzati, offrono in una veste semplice e colorata biografie e trame che permettono poi a chi legge di andarsi a cercare i titoli più affini ai propri gusti.
Accogliendo le nuove spinte di cui accennavo sopra, sempre più case editrici si sono adoperate per riportare in libreria diversi romanzi di successo scritti da donne e poi usciti dai cataloghi. Mondadori sta ripubblicando dallo scorso anno i titoli di Alba de Cespedes, di cui qui vi consiglierei tutto indistintamente, ma che ragioni di spazio mi costringono a concentrarmi su Dalla parte di lei: «un romanzo che, pur nella sua tragica fine, voleva opporsi a che l’amore fosse un’illusione» usando le parole della stessa autrice. Per i tipi di Bompiani, a cura di Marta Barone, stanno uscendo nuovamente i libri di Marina Jarre, di cui, dovendone scegliere anche qui solo uno a malincuore, vi raccomando Negli occhi di una ragazza, un eccezionale romanzo psicologico di formazione e ricerca del proprio posto nel mondo e in ciò che ci succede freneticamente intorno. Per Fazi è uscito invece Guerra d’infanzia e di Spagna di Fabrizia Ramondino, straordinario romanzo autobiografico ambientato a Maiorca nei complessi anni della guerra civile spagnola.
Un’altra tendenza molto interessante è quella della pubblicazione di biografie romanzate di autrici, per incontrare anche il gusto di tante e tanti che si appassionano alle interessantissime vite di chi produce poi libri in grado di emozionarci così tanto e di legarci a loro in modi quasi inspiegabili. Ne Il salto di Saffo (Bompiani) Erica Jong fa rivivere il genio di una delle più grandi poete della storia, rendendola un’eroina straordinaria. Matrix di Lauren Groff (Bompiani) immagina in una narrazione davvero coinvolgente la storia di Maria di Francia, autrice di alcune tra le prime opere attestate in antico francese, costretta a una vita di convento troppo stretta per una mente tanto libera. In Un giorno e una donna (Harpercollins) Nicoletta Bortolotti ricostruisce la vita di Christine de Pizan, la prima scrittrice di professione, la quale (pensate tra ‘300 e ‘400!) pose la questione della dignità e autorialità femminile con il suo Libro della città delle dame. E infine, è arrivato in libreria questi giorni Dalla parte di Alba di Michela Monferrini (Ponte alle Grazie), che racconta in forma di romanzo la vita fuori dal comune di Alba de Cespedes e la sua centralità nelle vicende politiche e letterarie del nostro Novecento.