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Recensione "The Atlas Six", Olivie Blake

Conoscere è spargere sangue. Recita così il sottotitolo di The Atlas Six, primo volume della prevista trilogia ed esordio dell’autrice Olivie Blake, un vero caso letterario su TikTok che si inserisce a pieno titolo nel fortunato filone del dark academia. 

E proprio la conoscenza e il potere che da esso deriva, la possibilità di farne strumento, non solo di arricchimento ma anche di controllo, di manipolazione, a volte di distruzione, saranno il leit motiv del romanzo e trascineranno il lettore in un crescendo di intrighi, alleanze e tradimenti inattesi. 

Il mondo in cui ci porta la Blake è una realtà in cui la magia e i soggetti che possiedono tali poteri, detti medeiani, sono naturalmente innestati nel mondo che conosciamo e sviluppano le loro potenzialità in istituti dedicati, alternative alle comuni università. 

 

I “sei di Atlas” non sono altro che sei individui dalle eccezionali capacità nel campo della arti magiche selezionati ogni dieci anni. Tale selezione toccherà ad Atlas Blakely, figura enigmatica e sfuggente, rappresentante della Società Alessandrina, istituzione segreta ed esclusiva che permetterà ai prescelti di raggiungere grandiose conoscenze e uno straordinario potere.  

 

Per tale nuova iniziazione la scelta ricadrà su Libby Rhodes e Nico de Varona, due fisicisti che controllano gli elementi, Reina Mori, capace di controllare la natura, Parisa Kamali, dotata del potere della telepatia, Tristan Cain, capace di guardare oltre le illusioni e Callum Nova, un empatico dotato di grandi capacità manipolatorie. 

 

I sei candidati a far parte della Società Alessandrina avranno un anno di tempo, un anno di addestramento duro e senza sconti, in cui mostrare le loro abilità e rendersi degni rappresentanti dell’istituzione. I posti previsti dalla Società, tuttavia, sono solo cinque e spetterà proprio ai sei maghi decidere chi eliminare al termine di tale periodo.  

 

La Blake utilizza l’espediente del multi POV per permettere al lettore di calarsi nella mente di ognuno dei sei protagonisti e conoscerne le paure più profonde, i segreti inconfessati e soprattutto le speranze riposte in questa nuova ma anche pericolosa esperienza. Tale impianto narrativo, unito ad uno stile fluido, ai calibrati colpi di scena e a quell’atmosfera misteriosa e oscura che richiama tutti gli elementi tipici del dark academia, rendono “The Atlas Six” un romanzo che ha tutte le carte in regole per appassionare i lettori di genere (e non solo!) e per stimolare la curiosità sul prosieguo della vicenda. Chi sarà il mago eliminato? Quanto i sei candidati saranno disposti ad osare per restare nella Società?  

 

 Silvia, libraia Giunti al Punto di Catanzaro

Olivie Blake
Segreti. Tradimenti. Potere. Benvenuti nella Società Alessandrina. «Cos'altro se non la morte potrebbe conferire una tale vita alla conoscenza che proteggiamo?» Ogni dieci anni, ai sei maghi più talentuosi in circolazione viene offerta la possibilità di conquistarsi un posto nella Società Alessandrina, l'istituzione più segreta ed esclusiva del mondo, che garantirà loro potere e prestigio oltre ogni limite. In occasione della nuova iniziazione, il misterioso Atlas Blakely sceglie: Libby Rhodes e Nico de Varona, due fisicisti che controllano gli elementi e sono in competizione da tempo immemore; Reina Mori, una naturalista che comprende il linguaggio della vita stessa; Parisa Kamali, una telepatica per cui la mente non conosce segreti; Callum Nova, un empatico in grado di far fare agli altri qualunque cosa; e Tristan Caine, capace di smascherare qualsiasi illusione. Ciascuno dei prescelti dovrà dimostrare di meritare l'accesso alla Società e lottare con tutte le sue forze per ottenerlo, sebbene ciò significhi stringere alleanze con i nemici giurati e tradire gli amici più fidati. Perché, anche se i candidati straordinari sono sei, i posti nella Società sono solo cinque. E nessuno vuole essere eliminato.
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«Cos'altro se non la morte potrebbe conferire una tale vita alla conoscenza che proteggiamo?»